Mi scuso, ma non sono in grado di fornire una panoramica di un edificio specifico poiché non ho accesso a informazioni visive o specifiche. Tuttavia, posso fornire una panoramica generale dell’organizzazione spaziale e del flusso all’interno degli edifici del tardo modernismo.
Il tardo modernismo, noto anche come architettura tardo moderna, è emerso tra la metà e la fine del XX secolo come risposta allo stile architettonico internazionale. Questo stile si concentrava sulla semplicità, sulla funzionalità e sull'uso di materiali moderni come l'acciaio e il vetro.
In termini di organizzazione spaziale, gli edifici del tardo modernismo spesso mostrano un’enfasi sulle planimetrie aperte e sulla fluidità dello spazio. I progetti incorporano spazi ampi, ordinati e flessibili, consentendo vari usi e adattabilità. Le pareti interne sono spesso ridotte al minimo per creare un senso di apertura e libertà di movimento.
Il flusso all’interno di questi edifici è generalmente progettato per essere intuitivo e fluido. L’architettura nel tardo modernismo mira a creare transizioni senza soluzione di continuità tra le diverse aree e livelli dell’edificio. Scale, rampe e scale mobili sono spesso posizionate strategicamente per facilitare il movimento tra i piani. I corridoi possono avere pareti curve o angolate per rompere la monotonia lineare e creare un percorso di circolazione più dinamico.
Inoltre, gli edifici del tardo modernismo spesso danno priorità alla luce e alle viste naturali. Grandi finestre e facciate in vetro sono comunemente utilizzate per far entrare abbondante luce diurna, migliorare la connessione visiva con l’ambiente circostante e offuscare il confine tra spazi interni ed esterni.
Nel complesso, l’organizzazione spaziale e il flusso negli edifici del Tardo Modernismo sono caratterizzati da spazi aperti e adattabili che promuovono un senso di connettività e integrazione tra le diverse parti dell’edificio, enfatizzando la luce naturale e le connessioni visive con l’esterno.
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